ECCO UNA EVIDENTE DIMOSTRAZIONE DEL PERCHE’ GLI ELETTRODOTTI RILASCIANO ELETTROSMOG ALTERANTE
Che l’elettrosmog rilasciato dall’elettrodotto sullo sfondo della fotografia sotto, i cui cavi passano a fianco della pianta ricurva e del gruppo di girasoli, crei anomalie nella crescita di queste piante lo si può comprendere per il fatto che come vedete la pianta stessa è cresciuta verso l’esterno cercando di sfuggire all’irradiazione nociva, così come fanno i fiori dei girasoli che non seguono come fanno normalmente lo spostamento del sole sullo sfondo ma sono addirittura rivolti costantemente al contrario verso la zona meno inquinata.
Del resto la proprietaria del fondo, da me interpellata, ha avallato queste mie considerazioni rilasciandomi una dichiarazione scritta in cui afferma che tutte le volte che ha tentato di seminare i girasoli sotto i cavi dell’elettrodotto mai è riuscita a vederli crescere, poiché tutte le volte che ha tentato di farlo dopo solo pochi giorni dalla germogliazione delle piantine queste prima si annerivano e poi si seccavano e morivano, anche se le sementi utilizzate erano le stesse messe a dimora per far nascere gli altri girasoli in foto, che essendo ai margini della zona irradiata bene o male sono nati e cresciuti anche se in modo non particolarmente rigoglioso.
Il motivo per cui la vegetazione in foto cresce in modo stentato e contorto è dovuto al fatto che l’elettrosmog rilasciato dall’elettrodotto supera i valori di attenzione, come si vede osservando il display dell’apparecchio di misurazione sotto che quando si illumina di rosso in pratica segnala che è presente una nocività elettromagnetica alterante
Una ulteriore riprova a riguardo della crescita stentata della vegetazione in zona elettrodotto la si ha osservando le canne di bambù che come vedete crescono sempre più alte e rigogliose man mano che ci si allontana dai cavi andando verso sinistra
Dal momento che le piante non mentono quanto sopra dimostra senza ombra di dubbio che l’elettrosmog emesso da un elettrodotto è nocivo non solo per la flora, ma purtroppo come oramai ampiamente dimostrato da seri studi ed esperimenti sul tema anche per gli esseri umani e per gli animali.
Come vedete nella foto sopra anche questo elettrodotto emette una forte nocività elettromagnetica alterante poiché rilascia ben 6,49 microtesla, e questo, per chi dovesse abitare nelle sue vicinanze valutando il fatto che l’OMS consiglia di non esporsi per più di 4 ore a campi magnetici che superano gli 0,4 microtesla potrebbe portare a https://www.unmedicopertutti.it/elettrosmog.htm
Ed è per questi motivi che abbiamo messo a punto i nostri dispositivi, in grado di ridurre in maniera importante le alterazioni create dagli elettrodotti e dalle altre innumerevoli fonti che rilasciano elettrosmog.
Altra documentazione sul tema la trovate sul nostro sito cliccando su questo link https://www.geolam.info/dossier-fotografico/